Stampa questa pagina

Detrazioni per il Trasporto Pubblico

Vota questo articolo
(0 Voti)

Detrazioni per il trasporto pubblico nella dichiarazione dei redditi 2019 riferita all'anno di imposta 2018. Limite di 250 euro a persona.

Ecco come indicarla:

Da quest’anno nella dichiarazione dei redditi spetta la detrazione al 19% delle spese sostenute per abbonamento trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un importo non superiore a 250 euro.

Vediamo come funziona questa agevolazione, in vista della trasmissione delle dichiarazioni.

In generale, nella dichiarazione dei redditi 730/2019 l’importo della spesa va indicato nei righi E8-E10 con il codice 40 e deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 40.

Dato che questa agevolazione è la stessa che era stata prevista per il 2008 e il 2009, di seguito una serie di chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate aveva fornito in quegli anni , in quanto si ritengono ancora validi:

  • limite massimo di importo detraibile di 250 euro riferito cumulativamente alle spese sostenute dal contribuente per l’abbonamento proprio e dei familiari a carico
  • L’importo di 250 euro costituisce il limite massimo di spesa detraibile per ogni singolo abbonato al servizio di trasporto pubblico; pertanto, anche se il costo dell’abbonamento è suddiviso tra più soggetti, come nel caso dei genitori che sostengano la spesa di 400 euro per l’abbonamento del figlio a carico, l’ammontare massimo di spesa detraibile da ripartire tra i genitori non può superare 250 euro.
  • la detrazione è riservata ai soggetti che si servono del trasporto pubblico per la propria mobilità quotidiana, quali studenti, lavoratori, pensionati.
  • Per “abbonamento” si intende un titolo di trasporto che consenta al titolare autorizzato di poter effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, su un determinato percorso o sull’intera rete, in un periodo di tempo specificato.

Pertanto non possono beneficiare dell’agevolazione

  • i titoli di viaggio che abbiano una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, quali ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore, 
  • carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di 4 trasporto quali ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.

 

  • la detrazione può essere calcolata sull’intera spesa sostenuta nel 2018 per l’abbonamento, anche se lo stesso scade nel periodo d’imposta successivo (es.abbonamento con validità dal 1° marzo 2018 al 28 febbraio 2019).

Attenzione va prestata la fatto che l’utilizzo della detrazione è ammesso entro i limiti di capienza delle imposte dovute. In caso di mancato utilizzo della detrazione per incapienza, questa si perde, senza possibilità di rinviarne la fruizione all’anno successivo.

Fonte: Fisco e Tasse

Letto 29481 volte